Ogni onda elettromagnetica è definita dalla sua
frequenza.
Questa rappresenta il numero delle oscillazioni compiute
in
un secondo dall’onda e si misura in cicli al secondo
o Hertz (Hz).
Maggiore è la frequenza di un’onda, maggiore è
l’energia che essa
trasporta.
L’insieme di tutte le possibili onde elettromagnetiche,
al variare della frequenza, viene chiamato spettro elettromagnetico.
Come si vede dalla figura lo spettro può essere diviso in due regioni:
radiazioni non ionizzanti (NIR = Non Ionizing Radiations)
radiazioni ionizzanti (IR = Ionizing Radiations)
a seconda che l’energia trasportata dalle onde elettromagnetiche
sia
o meno sufficiente a ionizzare gli atomi, cioè
a strappar loro gli elettroni
e quindi a rompere i legami atomici che tengono unite
le molecole
nelle cellule.
- Le radiazioni non ionizzanti
comprendono le frequenze
fino alla luce visibile.
- Le radiazioni ionizzanti
coprono la parte dello spettro dalla
luce ultravioletta ai raggi
gamma. (sono in grado di causare
danni diretti al nostro DNA)
E’ alle radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti
con frequenza inferiore
a quella della luce infrarossa
che ci si riferisce quando si parla
di
inquinamento elettromagnetico.